L’agenzia funebre Favero si avvale di una collaborazione con il gruppo internazionale Algordanza, l’unica azienda che produce diamanti a partire dalle ceneri o dai capelli dei defunti.
Si tratta certamente di un servizio che potrebbe sembrare insolito a molte persone, ma questo è un modo molto originale e personale per ricordare il proprio caro.
I diamanti della memoria, così vengono chiamati i gioielli prodotti da questo innovativo processo, sono un modo molto personale di esprimere il lutto e la memoria; è un modo che avvicina fisicamente la persona defunta alla famiglia, ben diverso dalla concezione cattolica della sepoltura in un cimitero, quindi un luogo distante dalle persone amate.
È un gioiello che può essere custodito in modo più intimo e riservato, magari all’interno di una scatolina contenente anche una foto del defunto, oppure può essere vissuto in modo più concreto generando gioielli quali anelli o ciondoli da portare sempre vicino a sé.
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Il processo che permette di generare il Diamante della Memoria avviene partendo dalle ceneri o dai capelli. Bisogna disporre di almeno 500 gr di ceneri di cremazione o 5 gr di capelli: da questi viene quindi estratto il carbonio presente che verrà trasformato in grafite e successivamente trasformato in diamante.
Grafite e diamanti infatti hanno la stessa composizione chimica, ma la differenza fra i due minerali è la loro composizione atomica: quella del diamante è una struttura cubica che si forma ad altissime temperature e pressioni, mentre la grafite ha una struttura esagonale e si forma a condizioni molto più superficiali.
Nel processo di creazione di Algordanza bisogna quindi simulare la pressione estrema e le alte temperature delle profondità della crosta terrestre (solitamente ad almeno 100 – 300 km al di sotto della superficie)
Quelli che si ottengono sono dei diamanti sintetici che hanno le stesse proprietà fisiche e chimiche dei diamanti che si trovano in natura. Il processo poi è ufficialmente verificato da un notaio svizzero.
I diamanti della memoria possono essere tagliati a mano da degli esperti in sei differenti forme: Brillante, Smeraldo, Asscher, Princess, Radiant e Cuore.
Si può anche decidere di mantenere il diamante grezzo (non tagliato) che verrà solamente lucidato.
Le sfumature di colore (dal bianco trasparente al blu intenso) sono naturali e dipendono dall’elemento chimico “boro” presente nel corpo di ciascuno di noi.
Il boro infatti si lega al carbonio creando questa particolare colorazione tendente al blu: maggiore è la presenza di boro, più scura sarà la tonalità del blu.
La dimensione del diamante dipende dal tempo di crescita: più a lungo il diamante viene lasciato nella fase di crescita, più diventa grande.
Il prezzo del Diamante della Memoria può variare in base alla grandezza e dal taglio scelto; solitamente però non supera il prezzo di una sepoltura tradizionale – inclusi anche i costi di mantenimento della tomba. Il prezzo parte da circa 4.000€ per un diamante con capelli grezzo da 0.30 carati.
Il gioiello non deve essere una scelta alle altre tipologie di sepolture, anzi, è tranquillamente un’alternativa così come una scelta da accostare ad altre forme di cerimonie funebri.
Sì, il Diamante della Memoria prodotto da Algordanza è un vero diamante. Ha le stesse proprietà chimiche, fisiche e ottiche di un diamante naturale poiché nella azienda vengono simulate le medesime condizioni nelle quali si forma in natura. Questo è il motivo per cui ciascun diamante della memoria cresce in modo individuale e unico.
Secondo lo standard internazionale ISO 18323 (2015) il diamante della memoria creato dall’azienda corrisponde a un “diamante creato in laboratorio”.
Domande Frequenti (F.A.Q.)
In caso di decesso in ospedale o struttura sanitaria, l’amministrazione ospedaliera o la struttura sanitaria si assume l’onere di produrre la documentazione necessaria per la constatazione del decesso. Dopo il decesso, la salma rimane nel reparto per circa due ore, per poi essere trasferita nella camera mortuaria della struttura: il medico presente, certifica il momento del decesso, compilando i documenti necessari alla denuncia di morte in Comune. Alcune strutture attendono le 15 ore per il certificato del medico necroscopo oppure eseguono un tanatogramma (elettrocardiogramma) per 20 minuti che confermerà l’assenza di attività cardiaca, e di conseguenza cerebrale; in quest’ultimo caso la certificazione necroscopica viene redatta immediatamente. La legge vieta al personale medico o infermieristico di suggerire un’agenzia funebre, i familiari saranno liberi di scegliere un’agenzia funebre per l’organizzazione delle esequie e delle pratiche successive.
In caso di decesso all’estero di una persona cara di nazionalità italiana, è necessario trascrivere il decesso in Italia. A tal fine, i documenti da presentare sono:
Certificato di morte, rilasciato dall’Ufficio di Stato Civile competente dello Stato estero dove è avvenuto il decesso eventualmente “apostillato” e tradotto se non è in plurilingue.
Documento che attesti la nazionalità del defunto (carta d’identità, passaporto italiano o certificato di cittadinanza italiana). Questo documento non è necessario se il defunto è iscritto nello schedario consolare dell’AIRE.
È necessario inoltre contattare anche il Consolato Generale o l’Ambasciata italiana per ottenere il trasferimento della salma o delle sue ceneri in Italia. Per l’estradizione della salma, infatti, è richiesta un’autorizzazione che viene rilasciata dalla competente Autorità Consolare Italiana, previa presentazione di una serie di documenti.
Per il rimpatrio della salma serve un documento essenziale per il trasporto internazionale della salma o delle ceneri di un defunto verso il loro paese di origine o destinazione. Le procedure per ottenere questo documento variano a seconda del paese di destinazione. Per alcune nazioni, che hanno una convenzione internazionale, non viene richiesto il nulla-osta Consolare, per altri, bisogna invece richiedere un’autorizzazione al Consolato del Paese dove si vuole espatriare la salma. Per i Paesi senza convenzione si dovrà produrre il nulla-osta Consolare all’Ufficio di Stato Civile del Comune del decesso o del Comune ove il cadavere è stato rinvenuto.
A questa richiesta va aggiunta la seguente documentazione:
Estratto dell’atto di morte
Nulla-osta per l’introduzione rilasciato dell’autorità Consolare (per Paesi NON Facenti parte della convenzione)
Certificato dell’Azienda sanitaria locale attestante che sono state osservate le disposizioni del Regolamento di Polizia Mortuaria.
In caso di morte violenta è necessario il nulla-osta dell’Autorità Giudiziaria al seppellimento ed al trasporto all’estero della salma.
Eventuali documenti prescritti dal Ministero della Salute per particolari situazioni.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la pagina del Ministero dell’Interno o a contattarci.
In Italia, il costo medio di un funerale può variare a seconda della regione, delle scelte specifiche e dei servizi richiesti. Sul territorio del Comune di Milano ad esempio, un funerale convenzionato con il Comune ha un costo di 1550,00€. Questo prezzo include il trasporto della salma, l’organizzazione della cerimonia funebre, la bara, il tavolino firme e la coccarda; altri servizi aggiuntivi come le spese di vestizione, cremazione, inumazione e tumulazione sono a parte.
Le ceneri possono essere disperse nel rispetto della volontà della persona defunta:
in aree appositamente destinate all’interno di 2 cimiteri del Comune di Milano: cimitero Maggiore (Bosco del Ricordo) e cimitero di Lambrate (Giardino delle Rimembranze)
in natura, per esempio in mare, nei laghi, nei fiumi e nei boschi è consentita nei tratti liberi da natanti e da manufatti; praticamente tutti i luoghi ad eccezione dei centri abitati.
in aree private all’aperto, con il consenso della persona che ne detiene la proprietà.
Mentre ne è severamente vietata la dispersione nei centri abitati. Qualora il defunto non abbia indicato il luogo in cui disperdere le ceneri, le stesse verranno disperse nel luogo indicato dai familiari o nell’area a ciò appositamente destinata all’interno del cimitero.
La volontà di disperdere le proprie ceneri deve essere manifestata dal defunto (e resa davanti all’Ufficiale di Stato Civile o ad un impiegato dell’impresa funebre) dal parente più prossimo fino al sesto grado di parentela; può essere fatta in vita tramite una disposizione testamentaria, che andrà pubblicata da un Notaio, o tramite iscrizione in vita ad Associazione legalmente riconosciuta, avente tra i propri scopi quello della cremazione del corpo delle persone associate.
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