Oggi vogliamo raccontarvi della morte in una maniera differente, cogliendo dei lati più leggeri e spensierati: quanti di voi hanno mai visto il programma “1000 modi per morire”? Se avete risposto di “io” siete fra quei fortunati che hanno potuto assistere ad una carrellata di morti rocambolesche, sia causate da agenti esterni che dalle persone stesse.
Per queste tipologie di morti è stato addirittura istituito un premio, non uno vero ovviamente, più un riconoscimento umoristico che viene assegnato agli individui che, secondo gli stessi ideatori, «si sono adoperati per la protezione del patrimonio genetico dell’umanità tramite l’estremo sacrificio di auto-sopprimersi nella maniera più spettacolare e idiota possibile»: il Darwin Awards. Il motivo è molto semplice, Charles Robert Darwin è il padre della teoria dell’evoluzione della specie, e qui viene citato in modo del tutto ironico.
Tutto sembra nascere nel 1985, nei post nelle discussioni dei gruppi Usenet, ma è nel 1993 che Wendy Northcutt, studentessa universitaria, crea il sito web e la raccolta di libri. Il sito inizialmente è ospitato nel suo account personale dell’Università di Stanford, poi è diventato un vero è proprio sito.
Quello che ci teniamo a precisare in questo articolo è il fatto che questa narrazione non ha scopo denigratorio nei confronti delle vittime o delle famiglie, anzi, la stessa Wendy spiega che queste pubblicazioni e racconti presenti sul sito potranno servire da monito per le persone che potrebbero avere le stesse malsane idee. Lo ha definito una funny-but-true safety guide una divertente ma vera guida alla sicurezza, dicendo che i bambini che leggeranno i libri saranno persone molto più attente.
La classifica dei Darwin Awards 2023 non è ancora uscita, ma possiamo raccontarvi alcuni esempi, dai più recenti del 2022 fino ad anni precedenti. Pronti? Andiamo.
Nella Favero Parade delle morti non poteva mancare la quota tecnologia. Quanti di voi si sono appostati recentemente nell’attesa di un nuovo iPhone o MacBook? Ecco, un soldato russo è stato più (s)fortunato di tutti voi, perché in missione ha trovato un MacBook e ha deciso di portarlo con sé. Il problema era: dove metterlo? Beh, un lampo – ma non certo di genio – ha portato il soldato a togliere la lamiera in acciaio balistico del suo giubbotto antiproiettile, e sostituirla con il computer della Apple. Il risultato? Come prevedibile il pc non è stato in grado di superare la prova balistica.
Altro posto importante nella nostra classifica occupa il caso dell’uomo caduto all’interno del vulcano Kilauea. La vittima è un uomo di 75 anni, che preso dall’emozione di visitare il paradiso naturale delle Hawaii si è sporto un po’ troppo dal cratere ed è accidentalmente caduto all’interno, a circa trenta metri sotto il bordo del cratere dell’area di osservazione di Uēkahuna. Quando si dice curiosity kill the man (concedeteci questa licenza poetica).
E della serie, la morte si nasconde dietro i gesti più innocui: i selfie. Scommettiamo che almeno una volta nella vita, ma anche molto di più, vi sarà capitato di scattarvi una foto ricordo: con il proprio partner, durante le vacanze, alle feste in famiglia. Ecco, un turista proveniente da Hong Kong è stato però un po’ sfortunato questa volta. Alla ricerca di uno scatto originale nel Grand Canyon, è precipitato da 1000 metri di altezza dall’angolo di osservazione di Eagle Point. Attenzione ai panorami che scegliere di fotografare!
Per la rubrica animali invece abbiamo due storie davvero assurde: la prima riguarda lo Yeshanko Wildlife Zoo di Liaoning, Cina. Qui un visitatore molesto ha fatto perdere la pazienza ad un tricheco, che a causa dei continui scatti e video, ha deciso di far fare una bella nuotata all’uomo, finendo però in modo tragico visto che è morto affogato.
La seconda invece non parla di morte ma solo di un danno collaterale. In un supermercato di Bristol un rapinatore, deciso a rubare tutto quello che poteva, ha preso anche due aragoste vive nel bottino, che ha ben pensato di piazzare nei pantaloni. Beh, forse la gita non è stata gradita dai due crostacei che hanno fatto sentire la propria voce attraverso le loro chele. Il risultato? Una sorta di vasectomia fai-da-te: l’uomo non potrà più avere figli.
Altri due esempi di morte sul “lavoro” invece sono quelli dei terroristi iracheni e palestinesi. È il settembre 1999 e 3 terroristi palestinesi stavano trasportando bombe azionabili da un timer impostato secondo l’ora legale. Il problema è stato proprio il cambio dell’ora, che ha provocato l’esplosione in anticipo di un’ora, provocando, ovviamente, la morte di tutti e 3.
E il terrorista iracheno? Beh tale Khay Rahnajet aveva deciso di inviare una bomba esplosiva via posta, ma sfortuna vuole che non aveva messo abbastanza francobolli e la missiva è tornata indietro al mittente. Lui ovviamente non si è reso conto della cosa, ha aperto la busta ed è saltato in aria.
Ci sono poi tante altre che entrerebbero in classifica, come la persona che ha deciso di usare un accendino per controllare se la cisterna del carburante era vuota (Brasile, 2002), morire per la puzza degli escrementi dei maiali (Polonia, 2014), calcolare male il salto dalla scogliera e trasformare una vacanza in una tragedia (Maiorca, 2016) o ancora, morire a causa dei bancali d’acqua. Insomma, questa è solo una parte delle numerose buffe morti accidentali che potete trovare online, la lista è lunga, parte da molto lontano!
Quello che è certo quindi, è che tutti prima o poi raggiungiamo quel momento fatidico, certo, magari potremmo evitare di anticipare i tempi non compiendo sciocchezze, ma se il pericolo scorre nelle vostre vene, allora non possiamo che suggerirvi di pianificare il vostro funerale, magari stipulando un ben contratto di previdenza funeraria.