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Pianificare il proprio funerale

Onoranze Funebri Favero, Il proprio funerale

È possibile prepararsi alla morte?

È possibile prepararsi alla morte? Questa è la domanda che vi poniamo noi prima di affrontare un tema a noi molto caro. Alcune persone potrebbero rispondere che sì, è possibile farlo, altre invece ti diranno tutto il contrario. La verità è che non c’è una sola risposta ma tante quante le persone su questo pianeta.

Nella nostra società, ve ne avevamo già parlato in altri precedenti articoli, la morte viene ancora vista come un tabù: la viviamo solo in alcuni luoghi e momenti ben definiti: un ospedale, un cimitero, con le persone anziane, con i nostri amici animali. La sentiamo distante da noi, soprattutto in questo periodo storico dove ovunque vediamo esplodere guerre: Ucraina, Russia, Palestina, Israele, Iran.

La morte dunque è ancora invisibile per noi, ma per quale motivo?

Onoranze Funebri Favero, Il proprio funerale, bambino su una tomba

Chiamami per nome

Come per tutto, per iniziare ad avere dei tratti vagamente reali, occorre intanto chiamare le cose con il loro nome.

Quante volte avete sentito termini come: si è spento, è scomparso, non è più tra noi, è in un posto migliore, ora è con i suoi cari, è arrivato alla fine, è trapassato. Ma di cosa stiamo parlando: un verbo? una candela? un trucco di magia? No, le persone muoiono.

Prima cominciamo a dirla questa parola, prima inizieremo a familiarizzare con lei, a sentirla nostra, esattamente come quanto la mattina entrando in ufficio dai il “buongiorno” ai colleghi.

La morte esiste, ed è giusto chiamarla con il nome che nel vocabolario le spetta.

Pensare alla morte non è prepararsi ad essa

L’Osservatorio per la Ricerca sulla Morte e le Esequie (ORME) ha reso noto, in un rapporto datato 2022, come ben oltre due terzi degli italiani afferma di pensare alla morte almeno una volta al giorno (visto il periodo in esame sicuramente è anche complice la storica pandemia di Covid), e questo dato tende ad aumentare esponenzialmente con il crescere dell’età.

Ma pensare alla morte significa prepararsi alla morte? Qui la risposta ve la diamo noi: NO.

Quanti di voi hanno i nonni che magari hanno già comprato il colombario, o qualsivoglia loculo dove essere sepolti? Ecco, sicuramente ora starete pensando che essendo anziani è più semplice pensare alla morte, ma la verità è che le generazioni del passato vivevano la morte più quotidianamente: se ne parlava in casa e si avevano le prime esperienze magari anche molto presto.

Un altro dato interessante che ben si collega a questo è come l’accettazione della morte sia collegata anche alla religiosità: credere in una vita ultraterrena fa si che si riesca ad accettare con uno spirito diverso la prospettiva della morte, questo perché nell’immaginario comune si tratta di un ricongiungimento con le persone a noi care.

L’Italia è sì uno stato laico, ma mentiremmo se dicessimo che la religione non ha una forte influenza su questo paese. Questa affermazione non è frutto di un trattato ideologico di alcun tipo, semplicemente anche in questo caso si sono osservati i dati: il 93,4% dei funerali sono celebrati con una cerimonia religiosa.

Ci teniamo a specificare però una cosa: questo non significa che le persone atee o agnostiche vivano male il momento della morte, anzi, semplicemente trovano altri modi per interpretarla, sviluppando un atteggiamento sereno nei confronti di questo momento.

Organizzare il funerale: proprio o altrui

Riprendiamo un attimo i dati dell’indagine ORME citata prima: gli stessi ci dicono come 9 italiani su 10 si siano rivolti ad un’agenzia funebre nel momento del bisogno, e che nel 61% dei casi, l’impresa era una di fiducia, quella a cui la famiglia si è tradizionalmente affidata.

Forse a quest’ultima affermazione molti di voi potrebbero storcere il naso pensando: “ma come? Un’agenzia funebre di fiducia?!”

Ebbene sì, i dati parlano chiaro, si parla di fiducia; ma da cosa nasce questo rapporto? Questi sono gli elementi che maggiormente si valutano e apprezzano di un’impresa funebre:

  • Gentilezza
  • Organizzazione
  • Professionalità
  • Disponibilità
  • Serietà

Che si tratti quindi della morte di una persona a te cara o della pianificazione del tuo funerale, è importante sapere a chi rivolgersi, per questo noi ci teniamo ad essere un punto di riferimento per i nostri clienti.

Dentro di voi ribollono rabbia, tristezza, dispiacere, smarrimento: un uragano di emozioni che in un momento delicato come la morte fate fatica a gestire: il nostro quindi deve essere un fermo e sicuro supporto, non un peso ulteriore di cui farsi carico.

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