Quanti di noi ironicamente hanno detto una volta nella vita: “Basta, vado a farmi suora o prete!”? Beh, se avete davvero intenzione di farlo allora potreste essere d’aiuto alla Chiesa che in questo momento è all’interno di una vera fase di carestia per sacerdoti e praticanti.
Stando infatti ai dati presenti sull’Annuario Pontificio 20241:
Ma perché stiamo parlando di Chiesa in un blog di un’agenzia funebre? Il motivo è semplice, perché proprio a causa del calo demografico di sacerdoti e praticanti è cresciuto il numero di immobili e edifici di culto inutilizzati.
In Italia abbiamo un problema di sovraffollamento cimiteriale e di, chiamiamola, tendenza alla laicizzazione: le persone sono sempre meno propense ad andare a rendere omaggio ai propri cari nei cimiteri, anche per via del decentramento di questi dai centri abitati.
Quindi come fare a risolvere questo problema? Le autorità ecclesiastiche hanno trovato delle possibili soluzioni, alcune più religiose, altre meno.
Questa soluzione è la più interessante: riutilizzare spazi sacri esistenti per custodire le ceneri dei propri cari. Fra gli spazi papabili per questa proposta ci sono:
Perché scegliere obbligatoriamente un luogo sacro? Perché questo è quanto scritto nel documento “Ad resurgendum cum Christo” del 2016: «Qualora per motivazioni legittime venga fatta la scelta della cremazione del cadavere, le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro […]»
Proprio in virtù della sacralità degli spazi, è possibile celebrare le esequie per il funerale, così come per altre festività religiose.
Un esempio virtuoso di questo progetto lo possiamo trovare nella Cappella dell’ex scuola materna in Tombola a Chioggia: un’artistica dimora cineraria composta da celle che, come piccole tombe di famiglia, riescono a contenere ognuno 4 urne.
La soluzione più laica che è possibile adottare invece è scegliere di custodire le ceneri all’interno di una casa funeraria.
Trovare un modo per poter conservare le ceneri dei propri cari in un luogo adatto è un tema ancora caldo che deve ancora trovare molte risposte, ma da questo articolo possiamo portarci a casa un ottimo spunto: il riutilizzo.
Viviamo infatti in una società dove cerchiamo di sprecare il meno possibile: dalla moda fino alla grande distribuzione, si cercano soluzioni per evitare di creare ex novo quanto riutilizzare ciò che c’è. Questo è un esempio virtuoso di come le autorità ecclesiastiche cercano di fare la loro parte con ciò che è di loro competenza, cercando di salvaguardare anche il patrimonio artistico.
È lo stesso Oscar Rossi, titolare della Benedetti SRL, nonché ideatore del progetto, a raccontarlo: «Frequentare una Cappella della Memoria non è solo un modo per ricordare i nostri cari in un contesto che invita alla preghiera e a riconnettersi con il nostro mondo spirituale, ma può essere considerato un vero e proprio percorso artistico.» Molte delle Cappelle della Memoria infatti sono riccamente decorate, come il cinerario della cripta della Basilica Pontificia di Frattamaggiore, dove è stato utilizzato un mosaico.
Gli aspetti burocratici di questa proposta sono certamente ancora da indagare, ma per questo voi non dovete pensare a nulla perché ci pensiamo noi: con il servizio di disbrigo pratiche burocratiche possiamo gestire al meglio ogni dettaglio amministrativo, sollevando voi e le vostre famiglie da incombenze in momenti così delicati.