I cimiteri del futuro

Onoranze Funebri Favero, cimitero tech Pechino

Non c’è più spazio al camposanto

Negli ultimi tempi si sente parlare spesso di crisi demografica, una diminuzione delle nascite mista ad un aumento dell’età media della popolazione, il cosiddetto “inverno demografico”. Anche l’ISTAT ci dice che i numeri sono sempre peggio: il bilancio demografico nel 2022 si è fermato a 393mila nati. Ma noi oggi non siamo qui per fare pubblicità a bonus natalità o altro, quanto invece far notare che per quanto si assista ad un calo della natalità, sono molti di più i morti delle persone nate: 713mila.

Sicuramente in queste cifre sono ancora compresi gli strascichi del Covid degli scorsi anni, ma è anche vero che l’età media della popolazione ha una costante crescita esponenziale di anno in anno, e anche le previsioni di autorevoli organismi internazionali per i prossimi decenni confermano questa tendenza. Le possibili cause? Un maggiore accesso alle cure, agli stili di vita e tanti altri fattori. Questo lento progredire fa sì che ci siano sempre più persone anziane, e che ad un certo punto si arrivi ad un problema di sopra sovrappopolazione dei cimiteri.

Gli spazi nelle grandi città poi, sono sempre meno: sempre più ridotti; senza contare che le classiche modalità di sepoltura occupano parecchio spazio. Come risolvere tutto questo? Non c’è una sola soluzione, nel tempo si sono nate diverse proposte, dalle più semplici a quelle più disparate; ma noi ve ne vogliamo raccontare un paio che potrebbero far sorridere le nuove generazioni – magari meno quelle precedenti.

Onoranze Funebri Favero, Noriko cimitero hi tech

Cimiteri digitali e hi-tech

Il primo esempio che vi vogliamo raccontare è quello del cimitero di Beijing (Pechino), raccontato anche da Bloomberg. Nella capitale cinese una cittadina, Zhang Yin, ha scelto un metodo molto particolare per seppellire sua nonna: ha portato le ceneri all’interno del cimitero di Taiziyu ma collocate all’interno di uno scompartimento, una sorta di cassetta di sicurezza. Della lapide classica neanche l’ombra, quello che invece vediamo è uno schermo elettronico sulla porta del locale comune che mostra foto o video del defunto. Prima ancora di Pechino, anche Shanghai aveva già sperimentato questa tipologia di cimitero.

Un secondo esempio molto interessante arriva ancora dall’Oriente: si tratta di un cimitero buddhista, e questa volta a raccontarcelo è stata una fotografa documentarista: Noriko Hayasi. Noriko ci racconta che in Giappone lo spazio è un problema molto sentito, non a caso gli urbanisti devono sempre trovare idee innovative per ottimizzare ogni spazio, e questa richiesta di spazio va ad influire sul prezzo: un loculo nel cimitero può diventare una spesa davvero insostenibile. Oltre a questo c’è anche il problema della distanza, molti cimiteri sono distanti ore e ore dalla città dei parenti.

Come rispondere quindi a queste nuove esigenze? Includendo il cimitero all’interno di un tempio di culto. Questo è esattamente quello che ha ideato l’architetto Kiyoshi Takeyama: ha collocato la stanza “Suishoden” all’interno del Tempio Bansho-Ji di Nagoya. All’interno della camera, dallo spiccato colore blu acceso, ci sono circa 200 urne di vetro contenenti le ceneri dei defunti. Attraverso una carta elettronica identificativa contactless, è possibile individuare l’urna del proprio caro grazie all’immagine del Buddha che si accende e cambia colore diventando d’oro.

Non c’è fine all’innovazione

È vero, la tecnologia avanza sempre più velocemente, e le alternative alle sepolture classiche diventeranno davvero innumerevoli, una di cui vi abbiamo già parlato ad esempio è la diamantificazione delle ceneri. Il tempo che avete a disposizione per decidere cosa fare dei vostri resti dipende solo da voi, ma vi consigliamo di anticipare i tempi e magari pianificare già le vostre volontà, così da non arrivare troppo tardi!

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