Rituali funebri nel mondo

Onoranze Funebri Favero, Rituali funebri nel mondo

Alla scoperta dei riti funebri particolari delle diverse religioni

Da un punto di vista culturale in Europa il rito funebre è un momento di cordoglio, un episodio doloroso che non assoceremmo mai ad un momento di gioia, ma sappiamo che in realtà ci sono molti luoghi nel mondo in cui la morte viene vissuta con tutt’altro spirito: è un momento di felicità, di festa in alcuni casi, un momento per onorare il defunto.

Oggi vogliamo raccontarvi quindi tutti questi rituali funebri particolari: un viaggio che attraversa tutti i continenti e il cui intento è quello di scoprire e approfondire nuove usanze geograficamente lontane da noi.

Onoranze Funebri Favero, Rituali funebri nel mondo - New Orleans

Il rito funebre musicale di New Orleans

Chi visita New Orleans, la città della musica, del jazz, del blues, del soul, rimane affascinato dal suo spirito vivace e contagioso. New Orleans è la città che non dorme mai, che vive di ritmo e di colore. New Orleans è anche la città che sa affrontare la morte con allegria e con speranza, come dimostra il suo famoso rito funebre.

Il funerale jazz è una processione in cui una banda musicale accompagna il feretro del defunto, suonando prima melodie tristi e poi ritmi allegri e vivaci. Il funerale jazz è un modo per esprimere il dolore per la perdita, ma anche la gratitudine per la vita e la fiducia nella resurrezione. Il funerale jazz è anche un’attrazione turistica, che attira molti visitatori curiosi di assistere a questo spettacolo di musica e di colore.

Chi partecipa al funerale jazz si sente parte di una comunità, che celebra insieme la vita e la morte, con gioia e con fede. È facile lasciarsi trasportare dal suono delle trombe, dei clarinetti, dei tromboni, che scandiscono il passo e il cuore. Chi partecipa al funerale jazz si commuove e si diverte, si rattrista e si rallegra, si ricorda e si dimentica.

Rituali funebri nelle Filippine

Le Filippine sono un paese che ha subito l’influenza di molti paesi ma che ha saputo conservare le sue tradizioni indigene, soprattutto nelle zone rurali e montuose. Tra queste tradizioni, spiccano i rituali funebri, che mostrano il profondo legame tra i filippini e i loro antenati, e la loro visione della morte come passaggio verso una nuova vita.

Uno dei rituali funebri più sorprendenti e suggestivi è quello delle bare sospese, praticato dagli Igorot, un gruppo etnico che vive nella regione montuosa di Cordillera, a Luzon. Gli Igorot credono che i morti debbano essere sepolti il più vicino possibile al cielo, per facilitare il loro viaggio verso l’aldilà e per proteggerli dalle inondazioni, dagli animali e dai ladri. Per questo motivo, costruiscono delle bare di legno, che in seguito appendono alle pareti rocciose delle valli, spesso in prossimità di grotte.

Le bare sono di diverse dimensioni e forme, alcune sono ricavate da un unico tronco, altre sono decorate con intagli e colori. Alcune bare hanno accanto una sedia, che è stata usata per preparare il corpo del defunto.

Questo rito funebre ha origini antichissime, si stima che alcune delle bare sospese abbiano più di 2000 anni, ma ancora oggi alcuni anziani degli Igorot preparano la propria bara per essere appesa alla montagna dopo la morte.

I turisti che visitano la zona possono ammirare le bare sospese da una certa distanza, ma devono rispettare il silenzio e la sacralità del luogo, senza toccare o avvicinarsi troppo alle bare.

Un altro rituale funebre curioso e originale è quello praticato dai Tinguian, un altro gruppo etnico che vive nelle Filippine settentrionali. Il rituale consiste nella vestizione dei corpi dei defunti con i loro abiti migliori, facendoli sedere su una sedia con una sigaretta accesa tra le labbra. Vicino al defunto, pongono un tavolo con del cibo e del vino, per offrirgli un ultimo pasto e per accogliere le visite dei parenti e degli amici. Questo rito ha lo scopo di rendere omaggio alla vita e alla personalità del defunto, e di facilitare la sua transizione verso l’altro mondo.

La sepoltura celeste in Tibet

Il Tibet è la terra dove la vita e la morte si intrecciano in modo misterioso e affascinante, come dimostra il suo antico rito funebre: la sepoltura celeste.

La sepoltura celeste, o funerale celeste, è una pratica funeraria che consiste nel lasciare i corpi dei defunti in cima a delle montagne, affinché possano essere divorati dagli avvoltoi e da altri uccelli rapaci. In Tibet la pratica è nota come jhator, che vuol dire fare l’elemosina agli uccelli.

Il principio su cui si basa questa pratica è la concezione buddista della transitorietà della vita, in cui il corpo è solo un involucro temporaneo, da cui l’anima si è già liberata per una nuova reincarnazione. La sepoltura celeste è anche un gesto di generosità verso gli animali, che ricevono così un nutrimento prezioso in un ambiente arido e ostile.

Oltre a questo bisogna presupporre che ci siano anche delle motivazioni geomorfologiche: il suolo del Tibet è per lo più duro e gelato a causa dell’altitudine elevata, il che rende più difficile scavare delle buche. Inoltre, il legno è una risorsa scarsa nel Tibet, che si trova sopra il limite degli alberi, e quindi la cremazione non è molto fattibile.

La sepoltura celeste ha poi delle somiglianze con un altro rito funebre, praticato dagli zoroastriani, una religione antica e minoritaria originaria della Persia. Gli zoroastriani usano le cosiddette Torri del silenzio, dove i cadaveri venivano esposti agli uccelli, per evitare di contaminare gli elementi sacri della terra, dell’acqua e del fuoco. La differenza con il rito precedente del Tibet consiste semplicemente nel fatto che gli zoroastriani non scuoiano né smembrano i corpi, ma li lasciano interi, coperti da un panno bianco.

Rito funebre del Madagascar

Il Madagascar è famoso per la cultura ancestrale e il particolare rapporto con i morti: i malgasci infatti considerano i defunti ancora parte della famiglia e li trattano con grande devozione.

Una delle tradizioni più diffuse e antiche è il famadihana, o “rotazione delle ossa“, che consiste nel riesumare i resti degli antenati ogni cinque o sette anni, per avvolgerli in nuove stoffe profumate e danzare con loro intorno alla tomba.

Lo scopo del rituale è quello di mantenere vivo il legame con gli avi, di chiedere loro protezione e consiglio, e di favorire il loro passaggio verso l’aldilà. Il famadihana è anche un’occasione di gioia e di condivisione tra i parenti, che si riuniscono per onorare i loro cari.

Come celebrare la vita e la morte con creatività e amore

Tutti questi riti funebri creativi che vi abbiamo raccontato sono una testimonianza di come la morte possa essere vissuta in modo creativo e originale, con arte e con amore, sempre nel rispetto delle tradizioni culturali.

Per noi è importante che ogni individuo si senta compreso e ascoltato in un momento così complesso come la perdita di una persona cara, per questo motivo la nostra esperienza nel settore pensiamo possa fare la differenza. I nostri servizi non sono poi tanto diversi da quelli delle altre agenzie, ma quello che ci contraddistingue è proprio la nostra professionalità ed empatia.

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